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“Psicoanalisi ed Ebraismo, aree di convergenza” - per il ciclo “Psicoanalisi e Religione” - mercoledì 23 novembre, ore 21.15

“Alla scoperta delle analogie e delle risonanze reciproche tra psicoanalisi ed ebraismo” con Alberto Sonnino e David Meghnagi


“Psicoanalisi ed Ebraismo, aree di convergenza” - per il ciclo “Psicoanalisi e Religione” - mercoledì 23 novembre, ore 21.15
L'evento si svolgerà in modalità mista, in presenza e in remoto.

 

"L’idea di scrivere questo libro risale agli anni ottanta... A sollecitare il libro, non è stato soltanto il bisogno di saperne di più su un aspetto importante della vita e dell’opera del fondatore della psicoanalisi. Il lavoro è parte di una riflessione più ampia che mi ha accompagnato, sin dalla prima adolescenza, nei meandri più interni della vita ebraica: dalla riflessione sulla pagina più tragica della moderna storia dell’ebraismo, con la cancellazione di un intero mondo per opera del nazismo, all’approfondimento della tragedia dello stalinismo, all’impegno contro l’antisemitismo nei paesi dell’Est e contro le forme nuove di pregiudizio antiebraico in Occidente, che si alimenta del conflitto arabo israeliano, alla ricerca delle vie possibili per una composizione pacifica di un conflitto secolare fra le istanze di due movimenti nazionali divisi su tutto, meno che sulla dolorosa necessità di imparare a convivere per sopravvivere alle nuove sfide.
Se questo libro ha dovuto attendere tanto è perché tali problemi hanno avuto il sopravvento nella mia vita privata, segnandone profondamente le scelte e le azioni. L’esodo che ha colpito centinaia di migliaia di ebrei dei paesi arabi è stato anche il mio e della mia famiglia. La riflessione … è stata parte di un processo di rielaborazione di un trauma collettivo che mi ha indotto ad orientare la ricerca clinica sui modi in cui una generazione è chiamata a riempire i buchi neri lasciati da quelle che l’hanno preceduta, sui modi in cui fratture violente della vita famigliare e gruppale sono ricomposte nel corso delle generazioni … , sul ruolo dei fantasmi transgenerazionali nei processi d’elaborazione del lutto, sui meccanismi di ritualizzazione… Si tratta di problemi che oltrepassano la specifica riflessione sull’ebraismo, che le grandi trasformazioni della società odierna, con i massicci spostamenti di popolazioni, hanno posto all’attenzione degli studiosi.
Integrando un approccio iniziale che privilegiava il significato della frattura nella vita e nella tradizione rispetto alla ricomposizione reale e immaginaria, ho inteso approfondire lo studio dei meccanismi attraverso cui si realizza il processo di ritualizzazione, nei singoli e nei gruppi. Il progetto di un libro su Freud e l’ebraismo ha finito per assumere i contorni di uno studio più ampio che investe la problematica ebraica dell’emancipazione, dove la riflessione clinica sulla trasmissione ed elaborazione dei traumi individuali e collettivi s’interseca con quella antropologica e storica…" 
David Meghnagi [Estratti della prefazione del 2004 a Il Padre e le Legge. Freud e l’Ebraismo, Marsilio editore - Prima edizione, 1992. Terza edizione 2015].



"La questione dei rapporti tra Psicoanalisi ed Ebraismo risale alla fine degli anni cinquanta con la pubblicazione di testi tesi a sostenere l’ipotesi di una radice ebraica delle teorizzazioni di Freud (Bakan, 1958), il quale, in verità, si dichiarava preoccupato che la psicoanalisi fosse considerata una scienza ebraica, venendo “etichettata” in tal senso. Prescindendo da tali ipotesi, anche considerando la posizione di chi, al contrario, avrebbe teorizzato un “inconscio cristiano” in Freud (Vitz, 1988), si propone l’ipotesi che alcuni concetti psicoanalitici pongano profonde analogie con la cultura, il pensiero e la tradizione ebraica.
Basti pensare alla particolare inclinazione all’introspezione degli ebrei, probabilmente favorita dalla mancanza di un presidio quale la confessione presente nella tradizione cristiana e dall’irrappresentabilità iconografica del Divino, al metodo dell’interpretazione del testo, al riconoscimento di una natura bisessuale dell’essere umano, o alla presenza di una doppia pulsionalità, di vita e di morte, per considerare che nell’ebraismo si sia sviluppata nel corso dei millenni una profonda conoscenza dei meccanismi della mente, che la psicoanalisi avrebbe riscoperto e teorizzato a partire dalle teorie di Freud.
Nel corso della serata verranno prese in considerazione ed illustrate quelle aree comuni che si pongono come punti di contatto tra ebraismo e psicoanalisi. 
Alberto Sonnino

 

 



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